Halloween è una festività di origine celtica celebrata la notte tra il 31 ottobre e il 1º novembre, che nel XX secolo ha assunto negli Stati Uniti le forme accentuatamente macabre e commerciali con cui è divenuta nota.
L’usanza si è poi diffusa anche in altri Paesi del mondo e le sue manifestazioni sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del trick-or-treat (dolcetto o scherzetto, in Italia).
Caratteristica della festa è la simbologia legata alla morte e all’occulto, di cui è tipico il simbolo della zucca con intagliata una faccia sorridente (il più delle volte spaventosa) e illuminata da una candela o una lampadina piazzata all’interno, derivato dal personaggio di Jack-o’-lantern.
La storia di Halloween risale a tempi remoti.
Lo storico Nicholas Rogers, ricercando le origini di Halloween, nota che mentre alcuni studiosi hanno rintracciato le sue origini nella festa romana dedicata a Pomona – dea dei frutti e dei semi – o nella festa dei morti chiamata Parentalia, Halloween viene più tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain (pronunciato [ˈsɑːwɪn] o [ˈsaʊɪn]), originariamente scritto Samuin (pronunciato [ˈsaṽɨnʲ] in gaelico). Il nome della festività, mantenuto storicamente dai Gaeli e dai Celti nell’arcipelago britannico, deriva dall’antico irlandese e significa approssimativamente “fine dell’estate”.
La tesi della derivazione di Halloween da Samhain fu sostenuta da due celebri studiosi di fine Ottocento, Rhŷs e Frazer: secondo il calendario celtico in uso 2000 anni fa tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia settentrionale, l’anno nuovo incominciava il 31 ottobre.
Nell’840, sotto papa Gregorio IV, la Chiesa cattolica istituì ufficialmente la festa di Ognissanti per il 1º novembre: probabilmente questa scelta era intesa a creare una continuità col passato, sovrapponendo la nuova festività cristiana a quella più antica. A conferma, Frazer osserva che, in precedenza, Ognissanti era già festeggiato in Inghilterra il 1º novembre. Questa tesi ha avuto amplissima diffusione.
Secondo l’Oxford Dictionary of English folklore: «Certamente Samhain era un tempo per raduni festivi e nei testi medievali irlandesi e in quelli più tardi del folclore irlandese, gallese e scozzese gli incontri soprannaturali avvengono in questo giorno, anche se non c’è evidenza che fosse connesso con la morte in epoca precristiana, o che si tenessero cerimonie religiose pagane». L’associazione centrale col tema della morte sembra affermarsi in un periodo successivo, e appare evidente nella più recente evoluzione anglosassone della festa con le sue maschere macabre.
Dopo che il protestantesimo ebbe interrotto la tradizione di Ognissanti, in ambito anglosassone si continuò a celebrare Halloween come festa laica. Negli USA, a partire dalla metà dell’Ottocento, la festa si diffuse (specialmente a causa dell’immigrazione irlandese) fino a diventare, nel secolo XX, una delle principali festività statunitensi.
Negli ultimi anni del secolo la festività di Halloween ha assunto carattere consumistico, con un oscuramento progressivo dei significati originari. Festeggiamenti che durano interi weekend sono ormai tipici in tutti gli Stati di influenza anglofona. Così in USA, Irlanda, Australia e Regno Unito, Halloween viene festeggiato come una “festa del costume”, dove party in maschera e festeggiamenti tematici superano il tipico valore tradizionale del “dolcetto o scherzetto”, per dar vita a una nuova tradizione di divertimento, caratteristica di una gioventù cresciuta.
La parola Halloween rappresenta una variante scozzese, dal nome completo All Hallows’ Eve che tradotto significa “Notte di tutti gli spiriti sacri”, cioè la vigilia di Ognissanti (in inglese arcaico “All Hallows’ Day”, moderno All Saints’ Day). Sebbene il sintagma All Hallows si ritrovi in inglese antico (alra hālgena mæssedæg, giorno della messa di tutti i santi), All Hallows’ Eve non è attestato fino al 1556.
Secondo Renato Cortesi l’origine andrebbe ricercata nel racconto del personaggio di Jack O’ Lantern che fu condannato dal diavolo a vagare per il mondo, di notte, alla sola luce della zucca “scavata” contenente una candela. Poiché il termine inglese per scavare è “to hollow” (e quindi l’atto di scavare è “hollowing”) da ciò deriverebbe il nome Halloween.
Il simbolismo di Halloween deriva da varie fonti, inclusi costumi nazionali, opere letterarie gotiche e horror (come i romanzi Frankenstein, Dracula e Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde) e film classici dell’orrore (come Frankenstein, La mummia, L’esorcista e Shining). Tra le primissime opere su Halloween si ritrovano quelle del poeta scozzese John Mayne, che nel 1780 annotò sia gli scherzi di Halloween in What fearfu’ pranks ensue!, sia quanto di soprannaturale era associato con quella notte in Bogies (Fantasmi), influenzando la poesia Halloween dello scrittore Robert Burns. Prevalgono anche elementi della stagione autunnale, come le zucche, le bucce del granturco e gli spaventapasseri. Le case spesso sono decorate con questi simboli nel periodo di Halloween.
Il simbolismo di Halloween include anche temi come la morte, il male, l’occulto o i mostri. Nero, viola e arancione sono i colori tradizionali di questa festa.
È un’usanza di Halloween che i bambini vadano mascherati di casa in casa, chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda “Dolcetto o scherzetto?”. La parola “scherzetto” è la traduzione dall’inglese trick, una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà, se non viene dato alcun dolcetto (treat). Esiste una filastrocca inglese insegnata ai bambini delle elementari su questa usanza: “Trick or treat, smell my feet, give me something good to eat”.
La pratica di mascherarsi risale al Medioevo e si rifà alla pratica tardomedievale dell’elemosina, quando la gente povera andava di porta in porta a Ognissanti (il 1º novembre) e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti (il 2 novembre). Questa usanza nacque in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene pratiche simili per le anime dei morti si rinvengano anche in Sud Italia.Shakespeare menziona la pratica nella sua commedia I due gentiluomini di Verona (1593), quando Speed accusa il suo maestro di «lagnarsi come un mendicante a Hallowmas [Halloween]».
La zucca di Halloween, che nei paesi anglofoni viene chiamata col nome di “Jack-o’-lantern”, è uno degli oggetti e simboli principe della festività del 31 ottobre. Si tratta di una zucca scavata a mano, sulla cui superficie vengono intagliati i tratti di un volto, solitamente malefico e dal ghigno beffardo. Al suo interno, una volta svuotata della polpa e dei semi, viene riposta nella zucca una candela che, accesa, consente di vedere i tratti intagliati anche in pieno buio.
Si ritiene che la tradizione di intagliare zucche sia originaria dell’Irlanda. La prima documentazione certa di tale pratica risale tuttavia solo ai primi dell’800. Tale pratica era certamente diffusa in tutta l’isola irlandese ed in alcune parti della Scozia.
In Nord America la prima attestazione certa di zucche intagliate per la notte di Halloween risale al 1834. Tuttavia, è molto probabile che la pratica dell’intaglio si svolgesse anche antecedentemente, ma era un’usanza riconducibile al semplice periodo annuale di raccolta delle zucche. Solo successivamente quindi la zucca sarebbe stata collegata alla festività del 31 ottobre.
Esistono molte varianti riguardo alla leggenda di “Jack-o’-Lantern”.
La più diffusa e conosciuta è comunque quella di derivazione irlandese: Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, una sera al pub incontrò il diavolo. A causa del suo stato d’ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del demonio, ma astutamente Jack chiese al demonio di trasformarsi in una moneta, promettendogli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Jack mise poi rapidamente il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d’argento, cosicché il demonio non potesse ritrasformarsi. Per farsi liberare il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò andare.
Dieci anni più tardi, il diavolo si presentò nuovamente e questa volta Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse dal ramo, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack.
Durante la propria vita Jack commise però così tanti peccati che, quando morì, fu rifiutato dal Paradiso e presentatosi all’Inferno, venne scacciato dal diavolo che gli ricordò il patto, ben felice di lasciarlo errare come un’anima tormentata. All’osservazione che fosse freddo e buio, il diavolo gli tirò un tizzone ardente, che Jack posizionò all’interno di una rapa intagliata che aveva con sé. Cominciò, così, da quel momento a vagare senza tregua alla ricerca di un luogo in cui riposarsi.
Da allora, nella notte di Halloween, aguzzando bene la vista, potreste vedere una fiammella vagare nell’oscurità alla ricerca della strada di casa: la fiammella di Jack.
Durante la festività di Halloween è molto radicata nei paesi anglofoni (ma non solo) la tradizione di indossare abiti che in Italia potrebbero dirsi carnevaleschi, ma che da essi si distinguono per una spiccata propensione al macabro e al grottesco.
Nonostante la prima attestazione di indossare costumi la notte del 31 ottobre risalga al 1585 in Scozia, non è certo che essa sia ascrivibile alla festività che oggi chiamiamo Halloween. Indubbiamente, le prime referenze certe su tale pratica si attestano sul finire del 1700 in Scozia ed Irlanda.
La pratica di indossare costumi la notte di Halloween deriverebbe dalla credenza che, nella notte del 31 ottobre, molti esseri sovranaturali e le anime dei morti abbiano la capacità di girovagare per la Terra tra i viventi.
Negli Stati Uniti d’America tale pratica è documentata per la prima volta nel 1911, quando un giornale di Kingston (Ontario) pubblicò un articolo nel quale si parlava di alcuni bambini che avevano passeggiato travestiti per le vie della città. Tuttavia, nei primi anni del novecento, la pratica di travestirsi era presso che nulla tra gli adulti. I vestiti di questo periodo erano sempre realizzati in ambito casalingo, ed il trucco era in stile gotico.
A partire dagli anni ’30 alcune aziende americane, in particolare la Ben Cooper Inc. di New York, cominciò a produrre su scala industriale abiti e costumi per Halloween, che iniziarono ad essere acquistati dai cittadini all’interno di supermarket e negozi per bambini. I personaggi più utilizzati erano (ma tutt’oggi sono) vampiri, zombie, lupi mannari, fantasmi, scheletri e streghe. Col passare dei decenni, a questi personaggi si sono poi aggiunti quelli dei super eroi e degli alieni.
Una volta diffusasi tra gli adulti, la pratica del travestimento di Halloween è a volte stata utilizzata come una “scusa” per indossare abiti succinti e sexy, che mostrano parti del corpo quotidianamente non accettate dal pensiero comune.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Halloween
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-advertisement | 1 year | Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category . |
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
CookieLawInfoConsent | 1 year | Records the default button state of the corresponding category & the status of CCPA. It works only in coordination with the primary cookie. |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |
XSRF-TOKEN | session | This cookie is set by Wix and is used for security purposes. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
na_id | 1 year 1 month | The na_id is set by AddThis to enable sharing of links on social media platforms like Facebook and Twitter. |
na_rn | 1 month | The na_rn cookie is used to recognize the visitor upon re-entry. It allows to record details on user behaviour and facilitate the social sharing function provided by Addthis.com. |
na_sc_e | 1 month | The na_sc_e cookie is used to recognize the visitor upon re-entry. It allows to record details on user behaviour and facilitate the social sharing function provided by Addthis.com. |
na_sr | 1 month | The na_sr cookie is used to recognize the visitor upon re-entry. It allows to record details on user behaviour and facilitate the social sharing function provided by Addthis.com. |
na_srp | 1 minute | The na_srp cookie is used to recognize the visitor upon re-entry. It allows to record details on user behaviour and facilitate the social sharing function provided by Addthis.com. |
na_tc | 1 year 1 month | The na_tc cookie is used to recognize the visitor upon re-entry. It allows to record details on user behaviour and facilitate the social sharing function provided by Addthis.com. |
ouid | 1 year 1 month | Associated with the AddThis widget, this cookie helps users to share content across various networking and sharing forums. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
d | 3 months | Quantserve sets this cookie to anonymously track information on how visitors use the website. |
_gat | 1 minute | This cookie is installed by Google Universal Analytics to restrain request rate and thus limit the collection of data on high traffic sites. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
CONSENT | 2 years | YouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data. |
uid | 1 year 1 month | This is a Google UserID cookie that tracks users across various website segments. |
_ga | 2 years | The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors. |
_gat_gtag_UA_107377150_1 | 1 minute | Set by Google to distinguish users. |
_gid | 1 day | Installed by Google Analytics, _gid cookie stores information on how visitors use a website, while also creating an analytics report of the website's performance. Some of the data that are collected include the number of visitors, their source, and the pages they visit anonymously. |
__gads | 1 year 24 days | The __gads cookie, set by Google, is stored under DoubleClick domain and tracks the number of times users see an advert, measures the success of the campaign and calculates its revenue. This cookie can only be read from the domain they are set on and will not track any data while browsing through other sites. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
CMID | 1 year | Casale Media sets this cookie to collect information on user behavior, for targeted advertising. |
CMPRO | 3 months | CMPRO cookie is set by CasaleMedia for anonymous user tracking, and for targeted advertising. |
CMPS | 3 months | CMPS cookie is set by CasaleMedia for anonymous user tracking based on user's website visits, for displaying targeted ads. |
CMST | 1 day | Casale Media sets this cookie to collect information on user behavior, for targeted advertising. |
DSID | 1 hour | This cookie is set by DoubleClick to note the user's specific user identity. It contains a hashed/encrypted unique ID. |
IDE | 1 year 24 days | Google DoubleClick IDE cookies are used to store information about how the user uses the website to present them with relevant ads and according to the user profile. |
KADUSERCOOKIE | 3 months | The cookie, set by PubMatic, registers a unique ID that identifies a returning user's device across websites that use the same ad network. The ID is used for targeted ads. |
KTPCACOOKIE | 1 day | The cookie, set by PubMatic, registers a unique ID that identifies a returning user's device across websites that use the same ad network. The ID is used for targeted ads. |
mc | 1 year 1 month | Quantserve sets the mc cookie to anonymously track user behaviour on the website. |
test_cookie | 15 minutes | The test_cookie is set by doubleclick.net and is used to determine if the user's browser supports cookies. |
uuid | 3 months | MediaMath sets this cookie to avoid the same ads from being shown repeatedly and for relevant advertising. |
VISITOR_INFO1_LIVE | 5 months 27 days | A cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface. |
YSC | session | YSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages. |
yt-remote-connected-devices | never | YouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video. |
yt-remote-device-id | never | YouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video. |
yt.innertube::nextId | never | This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen. |
yt.innertube::requests | never | This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen. |
_fbp | 3 months | This cookie is set by Facebook to display advertisements when either on Facebook or on a digital platform powered by Facebook advertising, after visiting the website. |
_ir | session | This is a Pinterest cookie that collects information on visitor behaviour on multiple websites. This information is used on the website, in order to optimize the relevance of advertisement. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
LAST_TOUCH_SEM_MCID | 7 days | No description available. |
ORION_SESSION | 2 years | No description available. |
ORION_SESSION_REQ | 2 years | No description available. |
quads_browser_width | session | No description available. |
SEM_MCID | 7 days | No description available. |
viator_mcid | session | No description |
wp-wpml_current_language | session | No description available. |
wp_api | past | No description |
wp_api_sec | past | No description |
x-viator-tapersistentcookie | 2 years | No description available. |
x-viator-tapersistentcookie-xs | 2 years | No description available. |
_pin_unauth | 1 year | This cookie is placed by Pinterest Tag when the user cannot be matched. It contains a unique UUID to group actions across pages. |